La Russa: “Trump mai stato punto riferimento della destra”

ROMA – "Trump non è mai stato un punto di riferimento per la destra come non lo è stato Biden. Biden dava un bacio in fronte a Meloni ma nessuno ha detto che Meloni era succube di Biden così come Meloni, per difendere gli interessi nazionali, ha un rapporto con Trump come il capo di uno Stato tradizionalmente amico con cui si può discutere e dissentire ma è il rappresentante del popolo americano democraticamente eletto con cui l'Italia ha un rapporto di consolidata amicizia". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo a una domanda sul presidente Donald Trump, durante la cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. E ha concluso: "Credo che il comportamento dell'Italia con gli ultimi presidenti Usa è stato identico".
Sulle carceri “garantire condizioni civili”A margine della cerimonia, il numero uno di Palazzo Madama si è soffermato sulla situazione nelle carceri, sottolineando che a suo avviso i suicidi dietro le sbarre non vadano messi in “relazione diretta con il tema del sovraffollamento”. Di certo, però, è necessario intervenire in fretta per “garantire condizioni di vita civile”. In questo senso annuncia di aver “incaricato la vicepresidente Rossomando di valutare la possibilità, con l'accordo di tutti i gruppi, di una proposta di legge anche minimale che potrebbe portare a un provvedimento velocissimo” sulle condizioni delle carceri. “Rossomando mi ha anticipato che da qui a qualche ora mi darà il frutto del suo lavoro che spera raggiunga un'intesa in questi giorni su un testo che assomigli, non tanto a quello proposto dall'onorevole Giachetti ma a quello approvato nel Covid cioè che per l'ultimo periodo della carcerazione, esclusi i reati di grave allarme sociale, ci sia la possibilità di una scarcerazione anticipata. Io me lo auguro”.
Legge elettorale? “Io sempre a favore delle preferenze”Non manca un passaggio sia sulle prossime regionali che sulla proposta di modifica della legge elettorale, sulla quale La Russa è netto: “Quando si è discusso di legge elettorale, sono stato l'unico a presentare un emendamento per le preferenze e sono rimasto su quella idea, poi ci sono le storture ma più piccolo è il teatro più grande sono le storture”. E a chi gli chiede di commentare la proposta del governatore uscente del Veneto, Luca Zaia, di presentare la sua lista alle prossime regionali, il presidente del Senato replica: “Se uno è iscritto in un partito, deve candidarsi con quel partito. A me non è mai venuto in mente di fare la lista La Russa”.
La Repubblica